Valore attuale obbligazioni Argentina: qual è? Conviene investire in esse?

obbligazioni argentina

Gli ultimi venti anni non sono di certo stati molto semplici per l’economia argentina: sono ancora freschi i ricordi del default del 2001, ma da allora ci sono stati altri momenti da brivido, tra compromessi con i creditori e ristrutturazioni del debito pubblico. Ma vediamo qual è il valore attuale delle obbligazioni Argentina: ripercorriamo un po’ la loro storia e cerchiamo di capire se può essere un investimento conveniente.

La storia del default argentino

Come detto, il tonfo più clamoroso è arrivato nel 2001, ma per ritrovare le vere cause della crisi bisogna andare ancora più indietro nel tempo. Negli anni ’80 il Paese (sotto governo del generale Gualtieri) accumulò un debito enorme: era il periodo della guerra nelle Falkland, che venne vinta dal Regno Unito, ma anche il periodo delle statalizzazioni del debito di imprese private. Solo con l’elezione del presidente Alfonsin iniziarono i primi tentativi di stabilizzare un’economia allo sbando, ma gli effetti furono tutt’altro che positivi: la quantità di interessi passivi accumulati negli anni precedenti era troppo alta per le casse dello stato, quindi anche il valore della moneta alternativa Austral crollò ai minimi termini, innescando una fiammata dei prezzi senza precedenti.

C’è stato un periodo in cui l’inflazione correva ad un tasso del 200% al mese: prezzi alle stelle e salari reali svalutatissimi hanno portato ad una serie di scontri e proteste. Il nuovo governo Menem ha tolto di mezzo l’Austral e ripristinato il Peso, stabilendo un cambio fisso con il dollaro: la mossa sembra dare i suoi frutti, perché è possibile chiedere finanziamenti in dollari con tassi accettabili. Ma il problema del debito era ancora enorme, quindi la richiesta di prestiti (in particolar modo al Fondo Monetario Internazionale) non si è mai arrestata. Gli altri stati perdono sempre di più la fiducia nei confronti dell’Argentina, che alla fine degli anni ’90 entra in recessione. Gli investitori scappano ed i cittadini prelevano tutto quello che possono: non ci sono più soldi, quindi lo stato decide di bloccare i conti, con conseguenze pesanti anche a livello di ordine civico.

Rating bassissimo per le obbligazioni Argentina: rendimenti e rischi alle stelle

Con un debito pubblico si 132 miliardi di dollari il paese affronta uno dei fallimenti più clamorosi della storia. Lo Stato non è in grado di ripagare le obbligazioni Argentina: molti investitori rimangono fregati, perché si erano fatti attirare dai rendimenti molto alti, sottovalutando l’elevato livello di rischio che anche la nostra Consob aveva sottolineato nei prospetti informativi. Da allora sono stati messi in atto diverse proposte di accordo con i creditori e svariati piani di ristrutturazione del debito, che hanno portato alla sostituzione di vecchi bond con nuove obbligazioni argentine. Nonostante questo, i titoli emessi dallo stato argentino mantengono dei rating molto bassi: tutte le agenzie, da S&P a Moody’s, li definiscono spazzatura, ovvero l’ultimo gradino prima del livello di default. Il valore attuale delle obbligazioni dell’Argentina può essere seguito sui quotidiani e sui portali che si occupano di finanza: di certo i tango bond non sono l’opzione più adatta a chi non ama il rischio!