Obbligazionari paesi emergenti: cosa c’è da sapere se si vuole investire in essi?
Uno scenario complicato come quello attuale non si vedeva da tantissimo tempo. Gli eventi che stanno caratterizzando questo periodo storico portano incertezza e timori sui mercati finanziari e l’inflazione fuori controllo condiziona in modo pesante le scelte di risparmio ed investimento di tutti. Ma può essere una soluzione guardare ai mercati obbligazionari dei paesi emergenti? Cerchiamo di capire se può essere una buona idea investire su di essi.
La fuga dai mercati obbligazionari dei paesi emergenti
Partiamo da un dato molto recente: durante la prima parte del 2022 gli investitori hanno ritirato qualcosa come 50 miliardi di dollari dai fondi sui mercati obbligazionari dei paesi emergenti. Una vera e propria fuga da questa categoria di asset, innescata principalmente dallo scoppio e dal prolungarsi della guerra in Ucraina e dalle strette di politica monetaria messe in atto dalle istituzioni dei paesi sviluppati per contrastare la crescita dell’inflazione. Un fuggi-fuggi di queste dimensioni non si vedeva da circa venti anni. I bond dei paesi emergenti sono da sempre considerate più rischiosi rispetto alle obbligazioni emesse dai paesi sviluppati, ma al momento la sensazione di pericolo è diventata ancora più concreta.
Eppure non bisognerebbe fare di tutta l’erba un fascio: i vari paesi emergenti hanno delle peculiarità e bisognerebbe pensare ai loro titoli di debito in maniera individuale. Ad ogni modo, la fuga degli investitori ha portato il mercato ad alzare più del dovuto il prezzo del rischio di default. Più sono alte le aspettative di insolvenza e maggiori sono i rendimenti: ma si tratta di reali opportunità? Troppo difficile dirlo oggi, con le previsioni sull’economia globale che sono tutt’altro che rosee e con lo spettro della recessione che si avvicina ogni giorno di più. Quindi serve la massima prudenza: prima di investire sulle obbligazioni dei paesi emergenti è meglio pensarci bene non una, non due, ma almeno dieci volte.
Come decidere se investire sui bond emergenti
Detto questo, è opportuno fare una precisazione. L’investimento nell’obbligazionario dei paesi emergenti è condizionato dai movimenti dei tassi di interesse, ma anche da quelli dei tassi di cambio. In molti casi le valute dei paesi emergenti hanno una correlazione negativa nei confronti del dollaro, mentre altre monete hanno una correlazione positiva con le commodities (è il caso del Real brasiliano, per esempio). La scelta se investire su un bond emerging deve basarsi anche su questi aspetti oltre che sui rating, ovvero il merito di credito che viene assegnato da specifiche agenzie alle obbligazioni: i titoli contraddistinti da un rating basso hanno rendimenti potenziali elevati, ma anche un livello di rischio maggiore. Chiaramente chi sceglie di fare investimenti del genere deve costruire un portafoglio equilibrato, con la presenza di asset decisamente più stabili che possano bilanciare il rischio.