INPS garanzia giovani: quando arrivano i soldi? in che modalità?

garanzia giovani

Il mercato del lavoro negli ultimi anni ha subito molti stravolgimenti e i recenti avvenimenti non hanno di certo reso più semplice l’accesso dei giovani nel mondo lavorativo. Per favorire l’ingresso di nuove figure sul lavoro e venire incontro alle esigenze delle aziende, qualche ano fa è stato lanciato il programma Garanzia Giovani. Scopriamo di cosa si tratta, qual è il ruolo dell’INPS e quando e come vengono erogati i soldi a favore dei partecipanti.

Cos’è Garanzia Giovani, che vantaggi offre alle aziende e che ruolo ha l’INPS

L’obiettivo di Garanzia Giovani è quello di ridurre il fenomeno della disoccupazione giovanile e si rivolge in modo particolare ai ragazzi ed alle ragazze che hanno un’età compresa tra i 15 ed i 29 anni e che al momento non hanno un lavoro e non sono occupati in un percorso di studio o di formazione. Per portare avanti l’iniziativa è stato costituito un Fondo che viene gestito dalle Regioni, che si occupano di distribuirlo alle aziende. Si tratta quindi di un’opportunità sia per i giovani che per le imprese, che possono trovare nuova forza lavoro senza aumentare i costi. L’incentivo può essere richiesto da tutti i datori di lavoro privati, anche da chi non è imprenditore.

Per prima cosa le aziende che vogliono aderire devono iscriversi al programma: è l’INPS che si occupa delle richieste pervenute, effettuando le verifiche del caso ed inviando le comunicazioni relative alla concessione dell’importo prenotato. Dal momento in cui arriva la comunicazione da parte dell’istituto previdenziale, il datore di lavoro ha 10 giorni di tempo per comunicare l’assunzione effettuata, in modo tale da permettere all’INPS di autorizzare l’accesso alle somme stanziate. I bonus occupazionali a favore delle aziende che assumono tramite Garanzie Giovani variano in base al tipo di assunzione: per quelle a tempo indeterminato gli importi possono variare tra i 1.500 ed i 6.000 euro, per quelle a tempo determinato o in somministrazione gli importi variano tra i 1.500 ed i 4.000 euro, per l’apprendistato per la qualifica ed il diploma professionale (primo livello) l’incentivo varia tra i 2.000 ed i 3.o00 euro, per l’apprendistato per l’alta formazione e la ricerca (secondo livello) il bonus può arrivare fino ai 6.000 euro, per il tirocinio la base è pari a 350 euro. A questi vantaggi si aggiunge anche delle agevolazioni a livello di contribuzione. Ci sono poi gli incentivi per i progetti di autoimprenditorialità e di autoimpiego che vengono erogati sotto forma di microcredito.

Durata del tirocinio, indennità e modalità di pagamento

L’azienda ospitante non è obbligata ad emettere la busta paga e di conseguenza non è obbligatorio l’invio della CU; Solo l’INPS è tenuta a consegnare la certificazione unica al giovane che ha effettuato il suo periodo di tirocinio. L’istituto previdenziale è il sostituto di imposta del soggetto erogatore (che come abbiamo visto è la Regione), quindi deve adempiere a tutti gli obblighi che di solito sono a carico del datore di lavoro. La CU inviata dall’INPS viene trasmessa al tirocinante in modalità telematica e può essere scaricata dal sito dell’istituto oppure chiedendo richiedendo una copia a patronati e CAF. Il tirocinio può avere una durata massima di 6 mesi (12 per le persone con svantaggi). Viene riconosciuta un’indennità mensile, il cui importo viene stabilito dalla Regione: la quota minima di 300 euro viene pagata dall’INPS con cadenza mensile e tramite bonifico domiciliato presso l’ufficio postale più vicino; l’eventuale parte eccedente viene versata direttamente dal datore di lavoro.



Leave a Reply