Codice tributo 1993: a cosa fa riferimento? A chi serve e quando si usa?

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I contribuenti italiani hanno spesso a che fare con pagamenti di ogni genere. Proprio perché tasse e tributi sono tantissimi, il nostro ordinamento prevede una serie di codici che permettano di individuare in modo preciso a cosa fa riferimento il versamento. In questa pagina ci occupiamo del codice tributo 1993: scopriremo a cosa fa riferimento, quando deve essere usato e come va inserito nel modello F24.

A cosa fa riferimento e chi deve usare il codice tributo 1993

Il codice tributo 1993 fa riferimento al pagamento degli interessi dai contribuenti che ricorrono al ravvedimento operoso per il versamento dell’IRAP. Già questa definizione ci fa capire che parliamo di un codice tributo che può essere utilizzato solo dai soggetti che sono tenuti al pagamento dell’imposta regionale sulle attività produttive, quindi società di capitali e altri tipi di società, lavoratori autonomi e professionisti, produttori agricoli non esonerati e amministrazioni pubbliche. Ogni anno il contribuente deve versare un anticipo pari al 100% dell’imposta pagata nell’anno precedente, versando entro il 16 giugno una prima rata pari al 40% ed entro il 30 novembre una seconda rata pari al 60%. L’eventuale saldo va pagato entro il 16 giugno (insieme alla prima rata dell’acconto dell’anno successivo) oppure entro il 16 luglio (pagando un interesse pari allo 0,4%).

Se il contribuente non rispetta le scadenze può andare incontro a delle sanzioni pesanti, che possono arrivare fino al 30% dell’importo dovuto. È comunque prevista la possibilità di sanare la propria posizione pagando delle sanzioni ridotte ricorrendo al ravvedimento operoso. Se il ravvedimento avviene entro due settimane dalla scadenza, si applica una sanzione pari allo 0,2% per ciascun giorno di ritardo; se il pagamento avviene con 15/30 giorni di ritardo, la sanzione ammonta al 3%; si sale al 3,75% per ritardi compresi tra i 30 ed i 90 giorni e così via. Chiaramente insieme alle sanzioni è necessario pagare anche gli interessi legali, con un tasso che dal 2022 è stato portato all’1,25%. Proprio per il pagamento degli interessi, sul modello F24 deve essere riportato il codice tributo 1993.

Come compilare il modello F24 per il pagamento degli interessi da ravvedimento operoso IRAP

Vediamo ora come compilare il modulo di pagamento. La sezione di riferimento è quella dedicata alle Regioni. Nella prima colonna bisogna inserire il codice della regione a cui è dovuto il pagamento (i codici vanno dallo 01 fino al 21 e sono assegnati alle regioni in ordine alfabetico, partendo dallo 01 attribuito all’Abruzzo per arrivare fino al 21 assegnato al Veneto); nella seconda colonna si inserisce il codice tributo 1993; la terza colonna non va compilata; nella quarta colonna si inserisce l’anno di riferimento; nella quinta colonna va inserito l’importo da pagare; la sesta colonna va lasciata in bianco. Nella parte bassa della tabella c’è la riga Totale: nella casella E va riportata la somma di tutti gli importi a debito presenti nella sezione e nella casella F va riportata la somma di tutti gli importi a credito presenti nella sezione; la differenza tra questi due valori va riportata nella casella Saldo.



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