CBOT: dove si trova? Qual è la sua storia? E’ ancora attivo?

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Il mondo degli investimenti cambia velocemente e si adegua rapidamente alle nuove tecnologie. Questo processo di evoluzione però non deve far dimenticare quelle che di fatto sono le origini degli scambi. Uno dei nomi più importanti nel campo delle borse è sicuramente quello del CBOT: vediamo di cosa si tratta e scopriamo dove si trova e qual è la sua storia.

La storia del CBOT

Con una semplice ricerca su internet si può scoprire che il CBOT, acronimo del Chicago Board of Trade, non è altro che la borsa più antica del mondo che permette di negoziare opzioni, futures e derivati. È stato fondato nel 1848 ed inizialmente trattava esclusivamente commodity agricole. Nel corso degli anni le cose sono cambiate ed oggi il vecchio Chicago Board of Trade fa parte del CME Group. Tutto ebbe inizio verso la metà dell’ottocento: il mercato delle granaglie non aveva una vera e propria borsa, quindi i prezzi erano caratterizzati da grandi fluttuazioni, con picchi altissimi durante i mesi invernali e tracolli durante i mesi estivi. Le cose non potevano andare avanti così, perché la valutazione durante i mesi più caldi poteva essere talmente bassa da non coprire neanche i costi per la spedizione della merce.

Un gruppo di uomini di affari capì che era il caso di fare un po’ di ordine in questo mercato e nel 1848 fondarono il CBOT. La presenza di un punto di incontro tra domanda ed offerta ha permesso di incontrare le controparti coinvolte, in modo da stabilire il prezzo delle materie prime in anticipo, evitando le oscillazioni più clamorose. Le prime trattazioni avvenivano tramite contratti forward, presto rimpiazzati dai futures: questi strumenti consentivano di comprare e vendere ad un prezzo, ma senza necessariamente ritirare o consegnare il bene sottostante (operazione che poteva avvenire in seguito, alla data concordata ed apposta sul contratto). Ovviamente i futures non si sono dimostrati utili a chi intendeva comprare o vendere la merce, ma anche agli speculatori.

L’attualità: il Chicago Board of Trade è ancora attivo?

Dopo la prima guerra mondiale, durante la quale i prezzi delle commodity agricole oscillarono tantissimo per poi crollare, il governo statunitense introdusse una regolamentazione dei futures, cercando di arginare gli effetti della speculazione. Nel 1968 venne introdotto nel CBOT anche il primo future non agricolo, seguito da quelli sull’argento, sul legno compensato e su altre materie prime. In seguito c’è stato l’avvento dei computer, che lentamente ma inesorabilmente ha trasformato il concetto stesso di borsa: negli anni ’90 nasce il trading elettronico.

Il nuovo millennio invece si apre con le fusioni, che coinvolgono anche il CBOT, che venne inglobato nel Chicago Mercantile Exchange per formare il CME Group, che oggi controlla anche la borsa degli energetici di New York e la borsa dei metalli, noti rispettivamente come NYMEX e COMEX. Le contrattazioni avvengono ancora all’interno dello storico edificio del CBOT, che si trova a Chicago, al 141 di West Jackson Bulevard.



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