Carta Kalixa: che caratteristiche ha? Come si ottiene? Ha dei costi?

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Nel corso degli anni sono comparse su mercato tantissime tipologie di carte prepagate e/o ricaricabili: alcune si sono affermate come importanti punti di riferimento del settore, mentre altre sono letteralmente sparite dalla circolazione. Purtroppo rientra in questa categoria la carta Kalixa, che qualche tempo fa veniva menzionata sempre tra le soluzioni più convenienti, soprattutto per gli acquisti all’estero. Scopriamo quali sono le sue caratteristiche ed i suoi costi e cerchiamo di capire se e come è possibile ottenerla ancora oggi.

Come si ottiene la carta Kalixa Pay

La carta Kalixa è una prepagata nominativa che veniva emessa dall’istituto finanziario Kalixa Group e che faceva parte del circuito Mastercard. Per ottenere la era necessario pagare una quota di rilascio pari a 4,95 euro, ma non età previsto un canone mensile. Uno dei motivi del successo della carta era la semplicità con cui questa poteva essere ottenuta: il prodotto era riservato ai maggiorenni, che potevano ottenere la carta senza dover aprire alcun conto corrente e senza dover fornire documenti; di fatto bastava andare sul sito ufficiale del gruppo Kalixa e seguire la registrazione, durante la quale era anche possibile impostare il PIN della carta. Al termine dell’iscrizione di riceveva una email con un codice, necessario per l’attivazione della carta una volta che sarebbe arrivata a casa.

Le caratteristiche della ricaricabile: costi e limiti

La carta Kalixa Pay (questo il suo nome completo) poteva essere utilizzata per pagare acquisti online o in negozio e per prelevare denaro agli ATM in Italia e all’estero. Per questo era particolarmente amata dai giovani e dalle perone dinamiche che spesso viaggiavano o facevano acquisti al di fuori dei confini nazionali. L’assenza del canone era di sicuro un punto di forza della carta, i cui costi erano collegati per lo più ai prelievi ed alle ricariche. I prelievi presso ATM nazionali comportavano una commissione di 1.75 euro, mentre per quelli all’estero la commissione saliva a 2,25 euro. I costi di ricarica variavano in base al metodo impiegato:

  • 1,75% per le ricariche da carta Visa o Mastercard;
  • 3,50% per ricariche da Skrill.

Pur non essendo associata ad un suo codice IBAN, la carta poteva essere ricaricata anche tramite bonifico, che doveva essere inviato alle società Kalixa (l’accredito avveniva entro tre giorni). Gratuite invece tutte le operazioni effettuate online. In caso di inutilizzo per periodi superiori ai sei mesi veniva applicata una penale pari a 0,99 euro.

La carta Kalixa prevedeva dei limiti ben precisi nel suo utilizzo. È vero che non c’era una soglia massima di spesa, ma erano comunque previsti un tetto massimo di deposito (9.000 euro) e dei limiti di prelievo dagli sportelli automatici, pari a 300 euro al giorno e 3.000 euro al mese. Il programma relativo alla carta Kalixa Pay è stato interrotto il 25 aprile del 2016. Oggi chi prova a collegarsi al sito del gruppo Kalixa viene automaticamente reindirizzato alla homepage del portale di PXP Financial, dal 2018 nuovo nome del gruppo.



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