Aliquote contributive Inps 2015: ecco cosa prevedeva la circolare

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Le aliquote contributive INPS sono quella percentuale che deve essere applicata a quello che p il reddito annuo percepito da un lavoratore in modo da poter calcolare la quota relativa ai contributi previdenziali che dovrà essere versata. L’aliquota varia in base alla tipologia di lavoro, alla qualifica del lavoratore ed al fondo previdenziale a cui è iscritto, al settore a cui appartiene l’azienda, alla sua configurazione giuridica ed alle sue dimensioni. Vediamo cosa prevedeva la circolare relativa alle aliquote contributive INPS del 2015.

Le novità sulle aliquote INPS introdotte con le circolari del 2015

Come abbiamo visto, le aliquote contributive INPS possono variare in base a tanti fattori. Scopriamo i contenuti delle varie circolari emesse nel 2015 per quanto riguarda le varie tipologie di lavoro.

Aliquote contributive INPS 2015 per artigiani e commercianti.

Nel 2011 era stato previsto un progressivo aumento (prima dell’1,3% e poi dello 0,45%) che a partire dal 2012 avrebbe portato le aliquote al 24%. Nel 2015 l’aliquota era quindi stata stabilita al 22,65% per gli artigiani e al 22.74% per i commercianti. Il reddito minimo stabilito per il calcolo dei contributi era pari a 15.548 euro, mentre il massimale di reddito era pari a 76.872 euro. Era previsto l’incremento di un punto percentuale delle aliquote per gli imponibili superiori ai 46.123 euro. Il contributo minimo obbligatorio ammontava a 3.529,06 per gli artigiani e a 3.543,05 per i commercianti. Gli ultra sessantacinquenni già pensionati che continuano ad esercitare l’attività di artigiano o commerciante potevano beneficiare di una riduzione dei contributi del 50%. Per i coadiuvanti e coadiutori con un’età inferiore ai 21 anni l’aliquota era leggermente più bassa: 19,65% per gli artigiani e 19,7 per i commercianti; per loro erano differenti anche i contributi minimi, pari rispettivamente a 3.062,62 euro e 3.076,61 euro.

Cambiamenti delle aliquote 2015 per la Gestione Separata

Le circolari hanno introdotto novità anche per altre categorie di contribuenti. I lavoratori autonomi con partita IVA nel 2015 hanno visto crescere la loro aliquota contributiva dal 27% al 30%. Anche i collaboratori a progetto, gli associati in partecipazione e gli altri soggetti privi di partita IVA hanno subito un aumento, dal 28% al 30%. Per entrambe le categoria (con e senza partita IVA) era prevista un’aggiunta dello 0,72% a titolo assistenziale. L’aliquota prevista per i soggetti iscritti pure ad un’altra gestione previdenziale obbligatoria o pensionati nel 2015 è passata dal 22% al 23,5%. Per ottenere l’accredito dell’intera annualità, il contributo doveva essere calcolato su un reddito minimo di 15.548 euro; l’importo massimale invece era fissato a 100.324 euro.



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