Cassa nazionale dottori commercialisti: come e quanto costa iscriversi?

iscrizione

Nel 1963 è nata la Cassa Nazionale Dottori Commercialisti: si tratta di un ente di diritto privato (pubblico, al momento della fondazione) il cui scopo è quello di fornire previdenza e assistenza ai commercialisti ed ai loro familiari. Nel corso della sua storia, la Cassa ha potenziato le sue funzionalità: scopriamo qual è la procedura da seguire per iscriversi e quanto costa l’operazione.

I vantaggi per gli iscritti

Stando alle statistiche ufficiali pubblicate sul sito della Cassa, raggiungibile all’indirizzo www.cnpadc.it, i suoi iscritti attivi sono più di settantamila, a cui si aggiungono quasi novemila pensionati. I professionisti che decidono di iscriversi alla Cassa Nazionale Dottori Commercialisti beneficiano di una serie di vantaggi che vanno anche al di là dei semplici (ma importantissimi) servizi previdenziali. Innanzi tutto, fino al 2026, chi si iscrive per la prima volta è esonerato per i primi cinque anni dal versamento del contributo soggettivo minimo; gli iscritti al di sotto dei 35 anni sono sempre esonerati dalla contribuzione (non devono versare neanche quella integrativa minima) nei primi cinque anni.

Un altro vantaggio importantissimo è rappresentato dal riconoscimento di un montante contributivo a fini pensionistici più alto di quello effettivamente versato: questo è possibile grazie al sistema di premialità collegato all’aliquota di contribuzione scelta dall’iscritto. Per la rivalutazione del montante contributivo, la Cassa applica un tasso annuo di capitalizzazione che viene stabilito in base alla media su base quinquennale della media di rendimento degli investimenti fatti dalla Cassa; ad ogni modo, il tasso non può essere inferiore all’1,5%. L’iscrizione dà anche diritto ad una serie di benefici assistenziali; i più importanti sono la polizza sanitaria gratuita, il contributo a sostegno della maternità per le nuove mamme, le borse di studio per gli iscritti ed i loro familiari e gli interventi economici per aiutare l”iscritto in caso di interruzione dell’attività lavorativa e i contributi a tutela della famiglia. Ci sono poi diverse convenzioni che permettono agli iscritti di accedere a beni o servizi a condizioni vantaggiose.

Iscrizione alla Cassa Nazionale Dottori Commercialisti: modulo e costi

L’iscrizione alla Cassa Nazionale dei Dottori Commercialisti è obbligatoria nel caso in cui si sia ottenuta l’iscrizione nella sezione A dell’Albo e si sia iniziata l’attività professionale con partita IVA in forma individuale, in associazione o in società di professionisti. Dal momento in cui si verificano questi due requisiti il professionista ha sei mesi di tempo per presentare la sua domanda di iscrizione: se la domanda non viene presentata, vengono applicate delle sanzioni e l’iscrizione avviene di ufficio. L’iscrizione è valida dal primo gennaio successivo al momento in cui i due requisiti sono entrambi presenti. Per effettuare l’iscrizione alla Cassa Nazionale dei Dottori Commercialisti bisogna utilizzare l’apposito modello, scaricabile dal sito ufficiale dell’ente: alla domanda bisogna allegare la copia di un documento di identità e la copia del certificato di iscrizione alla sezione A dell’Albo, più altri documenti in base alla propria situazione.

Nel 2021 l’aliquota del contributo soggettivo varia dal 12% al 100%; il limite reddituale è di 177.850 euro; il contributo soggettivo minimo è fissato a 2690 euro; l’aliquota del contributo integrativo è pari l 4% ed il contributo integrativo minimo è pari a 807 euro; infine, c’è il contributo di maternità, fissato a 74,56 euro. I contributi minimi (che possono essere pagati con bollettino MAV o tramite il servizio PCM) possono essere pagati in due rate (con scadenza il 31 maggio ed il 31 ottobre) o in un’unica soluzione il 31 maggio; il contributo di maternità si paga sempre entro il 31 ottobre. I dati reddituali devono essere trasmessi alla Cassa tramite il servizio PCE entro il primo dicembre, insieme alla scelta per le modalità di versamento delle eccedenze contributive, che possono essere pagate in una, due, tre o quattro rate.



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