Calcolo interessi moratori: ecco come si fa e quando serve effettuarlo
La mora può essere definita come il ritardo imputabile al debitore. Questo ritardo viene “punito” con l’applicazione degli interessi di mora: la loro particolarità principale consiste nel fatto che non devono rispettare le quotazioni legali degli interessi “normali” (ovvero gli interessi corrispettivi) stabiliti dal contratto. Vediamo in quali casi vengono applicati e come si effettua il calcolo degli interessi moratori.
Cosa sono e quando scattano gli interessi di mora
Gli interessi moratori sono una vera e propria arma di tutela per le banche ed i creditori in generale: devono essere pagati dai clienti/debitori che non rispettano le scadenze per i pagamenti pattuiti (come ad esempio le rate di rimborso del mutuo o di un finanziamento) oppure che non saldano la loro obbligazione pecuniaria. Le tre caratteristiche principali di questi interessi sono le seguenti:
- sono il risarcimento per il danno subito dal creditore in relazione al ritardo dell’adempimento;
- sono dovuti anche se il creditore non ha subito alcun vero danno (in altre parole, basta il ritardo per farli scattare);
- devono essere corrisposti dal debitore anche se le parti non avevano previsto il pagamento di interessi.
La mora, come detto, è il ritardo imputabile al debitore; può scattare ex persona, ovvero quando prevedere l’intimazione del creditore, oppure ex re, cioè quando si produce in modo automatico alla scadenza del termine previsto per il pagamento del debito. L’intimazione (richiesta fatta per iscritto) è necessaria per le obbligazioni che non hanno una fissazione del termine o che si devono eseguire presso il domicilio del debitore. La costituzione in mora è automatica quando il debito deriva da un fatto illecito, quando il debitore ha messo per iscritto la dichiarazione di non voler adempiere all’obbligazione, quando è scaduto il termine e la prestazione va eseguita presso il domicilio del creditore.
Come effettuare il calcolo degli interessi moratori: formula e tassi
Per effettuare il calcolo degli interessi moratori è necessario conoscere tre dati fondamentali: l’importo dell’obbligazione, il tempo, ovvero il numero di giorni di ritardo con cui avviene il pagamento, ed il saggio o tasso di interesse. La formula non è differente da quella utilizzata per il calcolo degli interessi corrispettivi:
(importo dovuto x tasso di interesse di mora x numero di giorni di ritardo) : 365
Se in fase di contratto le due parti non hanno stabilito un tasso per gli interessi moratori, quando viene proposta domanda giudiziale o di arbitrato, viene applicato il tasso di riferimento specifico per la fattispecie (transazioni commerciali, cessione di prodotti alimentari o agricoli, altre obbligazioni).