Azioni al portatore: che cosa sono? Chi le emette?

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Le azioni sono dei titoli che rappresentano delle quote del capitale della società che le ha emesse: la quantità di titoli che un socio possiede, di fatto, determina in che percentuale egli partecipa al capitale sociale. Ma le azioni non sono tutte uguali: una delle distinzioni più importanti è quella che sussiste tra le azioni nominative e le azioni al portatore. In questa pagina ci concentreremo proprio su queste ultime: vedremo cosa sono, quali sono le loro caratteristiche principali e chi le può emettere.

Cosa sono le azioni al portatore e come si trasferiscono

Le azioni nominative sono la tipologia più diffusa: come si può facilmente intuire, i titoli sono intestati ad un preciso soggetto (persona fisica o persona giuridica), il cui nome è riportato sul certificato azionario e sul libro dei soci. Le azioni al portatore, invece, non indicano in odo espresso chi è il loro titolare. Questo comporta delle grandi differenze anche per quanto riguarda il trasferimento dei titoli, che se sono al portatore avviene con una semplice consegna, senza alcuna formalità particolare. È evidente che tra le due tipologie di azioni ci sia un’enorme differenza per quanto riguarda la certezza con cui può essere individuato l’azionista.

Il trasferimento delle azioni nominativa può avvenire solo tramite girata oppure tramite transfert: sono due modalità differenti, ma che comunque tracciano in modo inequivocabile il passaggio di proprietà del titolo. Le azioni al portatore invece circolano in completa libertà: il possesso corrisponde alla titolarità. Bisogna però ricordare che i titoli al portatore rientrano, insieme ai libretti di deposito al portatore ed al denaro contante, tra le attività che sono sottoposte ali limite massimo di mille euro per ogni trasferimento.

Chi e quando può emettere titoli azionari al portatore

Per via delle loro particolari caratteristiche, la legge limita l’emissione delle azioni al portatore a due sole ipotesi. La prima è quella che fa riferimento alle azioni di risparmio che vengono emesse dalle società quotate in borsa, la seconda invece fa riferimento alle azioni al portatore emesse dalle Sicav; in queste società viene dato un voto ad ogni socio, quindi non è importante il numero di titoli di cui uno è in possesso. In linea teorica quindi tutte le società possono emettere titoli al portatore, ma è vietato che si possano emettere esclusivamente azioni di questo tipo: se ci fossero solo titoli al portatore, la società di fatto sarebbe una società anonima, con i soci che risulterebbero impossibili da identificare.



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