Colpa grave medica: quando si verifica, assicurazioni, costi e vantaggi

colpa grave medica

Quello del medico è un mestiere molto delicato: quando si ha a che fare con la salute delle persone le responsabilità sono davvero molto grandi. Quando si parla di responsabilità medica è importante fare la distinzione tra colpa lieve e colpa grave: vediamo di cosa si tratta e scopriamo se esistono delle assicurazioni a tutela del dottore, quali sono i loro vantaggi ed i loro costi.

Distinzione tra colpa lieve e colpa grave medica

La distinzione tra colpa lieve e colpa grave medica è tanto importante quanto poco delineata a livello normativo. L’articolo 2236 del Codice Civile si limita a dire che l’esecutore (in questo caso il medico) risponde dei danni solo in caso di solo e colpa grave. Per capire se ci si colpa grave o meno è necessario osservare e valutare il comportamento del medico. C’è colpa grave se

    • il medico non applica le buone pratiche (ovvero i protocolli obbligatori);
    • il medico agisce con negligenza, distrazione, imprudenza o trascuratezza;
    • il medico assume un atteggiamento avventato, scegliendo una procedura nonostante fosse consapevole dei rischi per il suo paziente.

C’è poi da fare un discorso a parte per riguarda l’imperizia, ovvero la mancanza dell’esperienza e delle abilità necessarie: il grado di colpa viene definito analizzando la singola situazione.

Rimane comunque complicato riuscire a delineare un confine netto tra colpa lieve e colpa grave media. La Cassazione ha affermato che per stabilire il grado di colpa è necessario tenere conto di svariati fattori. Prima di tutto bisogna valutare la divergenza tra la condotta tenuta dal medico e quella a cui si sarebbe dovuto attenere; poi bisogna tenere conto di quanto fosse prevedibile ed evitabile l’evento, della motivazione della condotta (magari in quel determinato caso il medico ha agito in quel modo per ragioni di urgenza).

Assicurazioni a tutela del medico

Dal 2014 anche i medici sono obbligati a sottoscrivere un’assicurazione professionale. Sul mercato sono disponibili diverse formule, da quella base a quella All Risks, che garantiscono la massima tutela, con soluzioni pensate appositamente per i medici dipendenti di strutture pubbliche o private e per i professionisti. Nel caso in cui venga riconosciuta la colpa grave del medico, la struttura sanitaria (pubblica o privata) per cui lavora e che è tenuta a risarcire il paziente può rivalersi nei confronti del medico; se il danno è stato rimborsato dalla compagnia di assicurazione della struttura, sarà questa ad agire nei confronti del medico (diritto di surrogazione).

Questo meccanismo, introdotto nel 2017 con la legge Gelli, ha alleggerito la posizione dei medici dipendenti: visto che sono chiamati a rispondere con il proprio patrimonio solo in caso di condanna per colpa grave, però ha di fatto aumentato i casi di lite tra le strutture ed i loro dipendenti. Per proteggere il proprio patrimonio il medico deve scegliere la giusta polizza: è un obbligo, ma anche una necessità professionale. Sono molti i fattori di cui tenere conto: la retroattività, la postuma, la completezza dell’offerta, la flessibilità e la convenienza. Da non sottovalutare l’importanza della tutela legale, che può essere inclusa nella polizza, per poter affrontare più serenamente i “bracci di ferro” che possono verificarsi con la struttura o i pazienti.



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