Incoterms FCA: ecco che termine è ed altri associati ad esso!
Il commercio internazionale è fatto di equilibri delicati ed ha bisogno di regole e terminologie ben precise. Nei contratti relativi alle esportazioni ed alle importazioni devono essere utilizzate delle clausole specifiche: gli Internationl Commerce Terms (a cui di solito si fa riferimento con l’abbreviazione Incoterms) individuano in maniera univoca undici soggetti che possono essere coinvolti in un’operazione di compravendita con trasferimento di beni da un paese ad un altro e le loro responsabilità. Tra questi 11 compare anche l’Incoterms FCA: vediamo qual è il suo significato ed a chi fa riferimento.
Cosa sono gli International Commercial Terms e a cosa fa riferimento l’Incoterms FCA
Una compravendita di beni da un paese ad un altro solitamente coinvolge tre o cinque soggetti. Il primo è il venditore, che quando effettua una vendita verso l’estero può essere definito esportatore; il secondo, ovviamente, è il compratore, o l’importatore. Nel percorso tra il primo ed il secondo, il trasferimento del bene riguarda anche il trasportatore, detto anche vettore o spedizioniere, la compagnia di assicurazione delle merci e la dogana. Per definire in modo preciso i vari momenti dell’operazione si ricorre all’utilizzo delle regole Incoterms, che di fatto servono pure per ripartire i costi legati al trasporto della merce e a definire il momento del passaggio di rischi e responsabilità dal venditore al compratore.
L’utilizzo degli incoterms non è obbligatorio, ma è prassi; inoltre, bisogna sottolineare che le regole sono valide solo per il contratto tra il venditore ed il compratore (atto di vendita) e non riguarda i contratti di trasporto, spedizione, assicurazione o finanziamento. Gli international Commercial Terms sono stati introdotti nel 1936 e nel corso degli anni sono stati sottoposti ad una serie di aggiornamenti, in modo da essere in linea con i mutamenti delle pratiche commerciali. L’ultimo aggiornamento risale al 2020. L’Incoterms FCA è la clausola contrattuale che identifica il Free Carrier, ovvero il franco vettore. Il venditore mette la merce venduta a disposizione di un vettore concordato con l’acquirente; la messa a disposizione può avvenire:
- presso la sede o il magazzino del venditore; in questo caso i rischi, le responsabilità ed i relativi costi passano dal venditore al compratore nel momento in cui le merci vengono caricate sul mezzo di trasporto del vettore;
- presso un altro luogo; in questo caso il trasferimento di rischi e responsabilità tra il venditore ed il compratore avviene nel momento in cui le merci raggiungono questo luogo e vengono messe a disposizione del vettore. Se viene scelta questa opzione è opportuni indicare nel contratto non solo il luogo generico, ma il punto (e l’orario) esatto in cui dovrà avvenire la consegna delle merci.
Gli altri termini associati agli atti di vendita internazionali
Gli International Commercial Terms consentono di ripartire diritti, doveri, costi e responsabilità nei vari passaggi della compravendita; vengono separati in vari gruppi ovvero:
- Gruppo E (Ex, dal luogo di partenza): EXW (ex works);
- Gruppo F (Free, ovvero trasporto non pagato): FCA (free carrier), FAS (free alongside ship), FOB (free on board);
- Gruppo C (Cost, ovvero trasporto pagato in partenza). CFR (cost and freight); CIF (cost, insurance and freight), CPT (carriage paid to), CIP (carrige and instrumental Paid to);
- Gruppo D (Destination, arrivo): DAF (delivered at frontier), DES (delivered ax chip), DEQ (delivered ex quay), DDU (delivered duty unpaid), DDP (delivered duty paid).