Legge Sabatini 2021: cosa dice? Chi ne può beneficiare?
La misura Beni Strumentali è stata rifinanziata ed ha subito delle leggere modifiche: la nuova legge Sabatini 2021 può contare su 300 milioni di euro in più e prevede il pagamento del contributo in un’unica soluzione per tutte le domande. Ma vediamo cosa dice la legge: in cosa consiste l’agevolazione e chi ne può beneficiare?
In cosa consiste e chi può richiedere l’agevolazione prevista dalla nuova Legge Sabatini 2021
La legge Sabatini 2021 disciplina l’agevolazione concessa dal Ministero dello Sviluppo Economico con l’obiettivo di rendere più semplice l’accesso al credito da parte delle imprese e, di conseguenza, rafforzare la competitività del sistema produttivo italiano. Gli investimenti ammissibili sono quelli relativo all’acquisto o al leasing di beni strumentali ad uso produttivo, macchinari, attrezzature, impianti, hardware, software e tecnologie digitali. La misura è dedicata alle micro, piccole e medie imprese che al momento della domanda presentano i seguenti requisiti:
- sono regolarmente costituite e risultano iscritte al Registro delle imprese o al Registro delle imprese di pesca;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, quindi non sono sottoposte ad lacuna procedura concorsuale o liquidazione volontaria;
- non hanno ricevuto aiuti che la Commissione Europea ritiene incompatibili o illegali;
- non sono in condizioni di difficoltà;
- hanno (o hanno intenzione di aprire) una sede operativa in Italia.
Non ci sono grandi limitazioni per quanto riguarda i settori produttivi: sono ammesse le imprese di tutti i settori, ad esclusione delle attività finanziarie e assicurative e delle attività connesse all’esportazione.
La legge Sabatini 2021 finanzia l’acquisto o il leasing di beni nuovi; gli investimenti sono ammessi se c’è una correlazione tra il bene e l’attività produttiva dell’azienda e se il bene presenta il requisito dell’autonomia funzionale (significa che non sono ammesse all’agevolazione le parti o i componenti). L’agevolazione consiste nell’erogazione di un finanziamento erogato da banche ed altri intermediari finanziari che hanno aderito alla convenzione con il Ministero, a cui si aggiunge un contributo sugli interessi (2,75% per gli investimenti ordinari e 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e tecnologie industria 4.0) concesso dal Ministero stesso. Il finanziamento (o leasing) può coprire il 100% dell’investimento e può essere coperto fino all’80% dal Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese se la sua durata è inferiore ai 5 anni, l’importo non è inferiore ai 20.000 euro e non supera i 4 milioni di euro e viene impiegato interamente per sostenere esclusivamente le spese ammissibili.
La procedura: dalla richiesta all’erogazione
Per accedere alle agevolazioni previste dalla Legge Sabatini 2021, le micro, piccole e medie imprese interessate devono rivolgersi alla banca o all‘intermediario finanziario aderente, presentando la richiesta di finanziamento, la domanda di ammissione all’agevolazione ministeriale e l’attestazione di possesso dei requisiti. L’istituto di credito controlla la documentazione presentata per verificarne la regolarità formale e per accertarsi della presenza dei requisiti dimensionali e poi invia le richieste di prenotazione del contributo al Ministero. Dopo aver ottenuto la conferma da parte del Ministero, la banca concede il finanziamento erogando la somma in un’unica soluzione. Al completamento degli investimenti, la PMI beneficiaria deve compilare un’apposita dichiarazione di avvenuta ultimazione.