Affidamento bancario: cos’è, a cosa serve e come funziona
Sia ai privati che alle aziende può capitare di dover affrontare delle spese superiori alle somme che sono disponibili sui loro conti corrente; per poter attingere al conto anche quando il suo saldo è negativo è necessario aver ottenuto l’affidamento bancario dal proprio istituto di credito. In questa pagina verrà spiegato di cosa si tratta, a cosa serve e come funziona.
Cos’è l’affidamento bancario: come funziona e tipologie
Con l’affidamento bancario in conto corrente, la banca si impegna a mettere a disposizione del suo cliente una determinata somma di denaro per un periodo di tempo che può essere stabilito o indeterminato. Questa somma può essere utilizzata solo per eseguire le operazioni in uscita di importo superiore al saldo effettivamente disponibile sul conto: l’affidamento, che di solito viene chiamato semplicemente fido, va a coprire solo l’eccedenza. Per poter disporre di questa somma aggiuntiva, il cliente deve fare una richiesta di affidamento alla sua banca: l’istituto, dopo aver fatto i suoi controlli, deciderà se approvare o meno la concessione del fido.
Esistono diverse tipologie di affidamento bancario; oltre alla versione classica, che è quella che abbiamo descritto (fido di cassa o apertura di credito in conto corrente) esistono:
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- il castelletto bancario, che consiste nello smobilizzo dei crediti che il cliente vanta nei confronti di soggetti terzi;
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- il fido di firma, con la banca che concede una garanzia a favore di terzi per conto del cliente; rientra in questa tipologia la fideiussione bancaria;
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- il fido estero, che consiste nell’anticipazione di fatture e nei finanziamenti destinati a supportare le aziende che svolgono un’attività commerciale con l’estero;
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- il fido per derivati, una tipologia di affidamento abbastanza recente, che consiste in un’apertura di credito concesse per supportare l’operatività in titoli derivati;
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- il fido di anticipazione di fideiussioni bancarie.
Spesso le aziende richiedono ed utilizzano diverse aperture di credito, in base alla loro attività e alle loro esigenze finanziarie.
I costi dell’affidamento
Chi ottiene l’affidamento bancario ovviamente deve sostenere un costo. Il solo fatto di poter contare su un’apertura di credito comporta il pagamento di una commissione che può arrivare fino ad un massimo dello 0,50% della somma messa a disposizione per ogni trimestre (quindi il 2% annuo). I costi vengono stabiliti dalla banca ed è necessario leggere con attenzione i documenti informativi prima di firmare il contratto. Il cliente inoltre deve pagare un interesse quando utilizza il fido: i tassi di interesse sono più alti rispetto quelli dei mutui e dei prestiti tradizionali.