Fattura elettronica e forfettari: sanzioni rinviate al 2023?
Tra poco la fattura elettronica sarà obbligatoria veramente per tutti. Se ben si ricorda all’entrata in vigore della stessa alcuni soggetti erano stati dichiarati esonerati dall’utilizzo della fatturazione elettronica. In particolare ci si riferisce ai forfettari e a chi opera in regime agevolato, che poteva utilizzare la e-fattura in maniera volontaria, ma fino ad ora non ne era obbligato.
Ora però le cose stanno per cambiare, sempre nell’ottica del contrasto all’evasione fiscale, è stato deciso che tutti i professionisti con Partita IVA dovranno adeguarsi a questo nuovo sistema. Lo ha deciso il PNRR2, insieme a una serie di altri provvedimenti.
Per i forfettari le linee guida per quello che riguarda la fatturazione elettronica sono le stesse decise per tutti gli altri che vi erano già precedentemente obbligati. Con obbligo di avvalersi di una piattaforma specifica per l’emissione, la ricezione e l’archiviazione dei documenti. Quindi invitiamo i forfettari a cliccare sul link fatturapro.click per saperne di più.
Ma per quello che riguarda le sanzioni?
Fattura elettronica: secondo trimestre senza sanzioni
I forfettari e i contribuenti in regime agevolato dovranno dunque, fare i conti con la fattura in formato elettronico, sempre che in precedenza non vi avessero aderito in maniera volontaria. Come tutti ben sapranno il sistema prevede delle sanzioni per chi compie dei ritardi nell’emissione o nella registrazione di un documento.
Ma si tratta di un cambiamento importante e per questo si è deciso di dare tempo a tutti coloro che fino ad ora utilizzavano la fattura cartacea, si avere modo di abituarsi alle regolamentazioni specifiche. Ecco per quale motivo si è proposto un seondo trimestre del 2022 senza sanzioni per tali soggetti.
L’obbligo di fatturazione elettronica sta per diventare reale dopo una serie di rinvii. Ora il decreto prevede che la sua entrata in vigore avvenga il 1 luglio 2022. In realtà in principio era stato pensato per un intero semestre senza sanzioni, quindi in buona sostanza, dal 1 luglio 2022, si può prendere confidenza con il nuovo sistema fino a fine anno, senza incappare in sanzioni.
Un periodo di transizione, un po’ come successo per quello che riguarda l’introduzione dello scontrino elettronico e dei corrispettivi telematici.
Le motivazioni
Ma per quale motivo è stato previsto uno slittamento delle sanzioni? Non solo per permettere ai forfettari e ai contribuenti in regime agevolato di avere il tempo di abituarsi al cambiamento, ma anche per permettere agli intermediari fiscali di organizzare il proprio lavoro.
Quello che serve in questo momento è sicuramente minore rigidità e maggior tempo per tutti. Non sempre ci si presta attenzione, ma ogni adempimento del contribuente si ripercuote sugli intermediari fiscali che dovranno accompagnare i proprio assistiti verso un nuovo obbligo che fino a questo momento era una scelta e non un’imposizione, come invece diventerà dal 1 luglio 2022.
In buona sostanza quello che si vuole fare è far accogliere il cambiamento con serenità, senza eccessiva preoccupazione, invece è successo nel 2019 quando non erano pochi coloro che vedevano la fattura elettronica con molta diffidenza, vista esclusivamente come un’arma di controllo di massa.
Fattura elettronica: un notevole vantaggio
È importante dunque chiarire che la fattura elettronica è sì un mezzo per contrastare l’evasione fiscale, ma non è certo questo l’unico motivo per cui è stata inserita nel sistema economico italiano. In effetti non sono pochi i vantaggi che si possono ricavare dalla fatturazione elettronica.
Si tratta di un sistema completamente nuovo che rientra nella più ampia digitalizzazione del lavoro che sta toccando tutti i settori. Non è certo un caso se molti forfettari pur non essendone ancora obbligati già da molto tempo utilizzano questo sistema.
Loro nello svolgimento della propria attività si trovano a confrontarsi con professionisti che operano in regimi fiscali normali e per questo già obbligati alla fatturazione elettronica. Restare sull’analogico voleva semplicemente dire rendere complicati una serie di passaggi che il sistema della e-fattura vuole semplificare.
Per tali soggetti la nuova riforma non porta molti cambiamenti. Dal canto suo il governo sottolinea come non sono giustificate le proteste di coloro che affermano che l’introduzione della fatturazione elettronica sia una spesa avendo messo a disposizione dei contribuenti un portale dell’Agenzia delle Entrate dedicato, completamente gratuito.
Ovvio che per chi emette molte fatture mensilmente non è proprio la scelta migliori, ma sono molte le soluzione che comunque non richiedono investimenti ingenti.