401k: ecco cosa prevede questo piano pensionistico americano e come si ottiene
Il 401k viene indicato come un piano pensionistico a contribuzione definita: è previsto dalla legge fiscale federale degli Stati Uniti, più precisamente dall’Internal Revenue Code (IRC), nella sottosezione denominata, appunto, 401k. I contributi dei lavoratori dipendenti vengono prelevati direttamente dalla busta paga e vengono corrisposti dal datore di lavoro. Il piano è disponibile in due varianti: quella tradizionale e quella Roth. Vediamo quando è stato introdotto, come funziona e come si ottiene.
Come funziona e quando è stato introdotto il piano pensionistico 401k
Il piano pensionistico americano 401k è stato introdotto ufficialmente nel 1978, ma per buona parte degli anni ’80 non ha riscosso un buon successo, anche perché le novità non erano ben chiare fin dall’inizio. Oggi le cose sono ben diverse visto che i piani 401k vantano asset per più di sei trilioni di dollari. Il funzionamento del piano è abbastanza semplice: solitamente sono proprio i datori di lavoro a proporre ai loro dipendenti questa opzione. In pratica il piano consente di differire una parte dello stipendio, che verrà recuperata quando si andrà in pensione. È un modo abbastanza conveniente per mettere i soldi da parte, visto che il reddito imponibile risulterà più contenuto.
Essendo un piano a contribuzione definita, il saldo del conto è collegato all’entità dei contributi versati e dai rendimenti ottenuti dagli eventuali investimenti: di solito vengono formati dei fondi comuni, ma possono esserci investimenti anche in titoli, obbligazioni ed altri strumenti (ogni piano ha il suo regolamento). In base alla tassazione è possibile distinguere due tipologie di 401k: pur rientrando nella medesima distinzione di piano pensionistico americano (IRA), le differenze a livello fiscale sono abbastanza evidenti.
Tassazione, prelievi e costi
Nel 401k tradizionale le imposte sul reddito applicate sui contributi e sui proventi da investimenti (interessi e dividendi) vengono differite fiscalmente. In questo modo c’è la possibilità di beneficiare di una eventuale riduzione delle aliquote fiscali. Le plusvalenze ottenute grazie agli investimenti in un conto 401k, invece, non vengono sottoposte alle imposte sulle plusvalenze. Dal 2006 i dipendenti possono scegliere l’opzione di differimento Roth 401k per i loro contributi, che sono effettuati al netto delle imposte. Se si verificano determinate condizioni, i contributi ed i guadagni accumulati al netto delle imposte in un piano Roth 401k possono essere esentate dalle tasse.
Solitamente, chi aderisce ad un piano pensionistico 401k può cominciare a prelevare denaro dal suo conto solo dopo aver superato i 59 anni e 6 mesi di età. In alcuni casi (tra cui spese mediche, acquisto della prima casa, spese funebri) è permesso fare dei prelievi prima di questa soglia anagrafica, ma così bisognerà pagare un’accisa pari al 10% dell’importo distribuito. Alcuni piani 401k permettono pure di ottenere dei prestiti: gli interessi però non vengono corrisposti all’istituto finanziario, ma confluiscono proprio nel piano 401k, diventando di fatto dei contributi aggiuntivi.