Investire è un mantra imprescindibile per milioni di italiani, che cercano di far rivalutare i propri risparmi per poter mantenere inalterato il proprio potere d’acquisto nonostante gli ultimi anni d’inflazione galoppante. Negli ultimi 24 mesi i mercati finanziari hanno generato rendimenti particolarmente soddisfacenti, ma non bisogna dimenticarsi da dove sono partiti.
Mercati finanziari volatili dopo un brillante biennio
Il 2022, infatti, è stato un annus horribilis, soprattutto per quanto concerne i mercati obbligazionari, storicamente percepiti come “meno rischiosi” rispetto agli azionari. Se i cali a doppia cifra non sono certo una novità per quest’ultimi, per i bond, invece, rappresentano un’eccezione, che è andata a colpire profondamente gli investitori con un profilo di rischio meno aggressivo.
Il vigoroso e repentino aumento dei tassi da parte delle banche centrali, che nel 2022 hanno dovuto arginare un’inflazione a dir poco incalzante, ha causato un crollo dei prezzi delle obbligazioni, soprattutto in quelle con scadenze più lunghe. Negli scorsi 24 mesi, tuttavia, i mercati hanno trovato un rinnovato – e per certi versi inatteso – vigore, registrando ottime performance in tutti gli asset finanziari.
Non si può dire altrettanto, tuttavia, di quest’avvio di 2025, che ha spento un po’ gli entusiasmi delle due annate precedenti. I dazi di Trump e le tensioni geopolitiche rendono particolarmente arduo il compito di investitori e risparmiatori, anche se, come noto, ogni situazione può generare opportunità di guadagno.
I tassi odierni consentono di rivalutare i propri risparmi senza assumersi rischi significativi
Basti pensare, ad esempio, a coloro che hanno investito nel mercato azionario nella seconda parte del 2022, che a distanza di due anni hanno potuto ottenere rendimenti estremamente lusinghieri. Ogni investitore, tuttavia, deve aver ben chiaro quale sia il grado di rischio che è disposto a sopportare e l’orizzonte temporale nel quale vuole realizzare eventuali profitti.
Negli ultimi due anni e mezzo, i profili più conservativi, ovvero coloro che prediligono non assumersi rischi elevati, hanno potuto sfruttare una fase particolarmente favorevole, grazie a tassi d’interesse mai così alti come da oltre vent’anni a questa parte. E uno strumento come il conto deposito ha fatto breccia nel cuore di molti risparmiatori, che, finalmente, hanno ottenuto un tasso d’interesse appetibile senza assumersi rischi significativi.
Questo strumento finanziario, infatti, è tutelato dal Fondo Bancario di Tutela dei Depositi, che garantisce le somme depositate fino a € 100.000,00 per ogni singolo intestatario, oltre a non esporre i risparmiatori ai rischi tipici dei mercati finanziari come la volatilità. Una tranquillità, quella offerta dai conti deposito, che in un momento storico come l’attuale mette al riparo da eventi incerti e imprevedibili, offrendo serenità e una protezione non solo del capitale, mettendo al riparo dal rischio di veder erosi i propri risparmi, come accade a chi li mantiene sul conto corrente.
Meglio effettuare scelte nella massima consapevolezza nei mercati più volatili
Investire nel breve periodo, quindi, è una soluzione ottimale per chi non vuol assumersi rischi e si accontenta di un buon tasso d’interesse. Non tutti i risparmiatori, per quanto ovvio, ragionano in egual modo. Tuttavia, chi vuole assumersi rischi maggiori, alla ricerca di un rendimento maggiore, deve tenere presente, in ogni caso, l’elevata volatilità che si è registrata nel primo semestre del 2025 e operare, quindi, in maniera oculata.
Sfruttare le fasi di storno, ad esempio, potrebbe essere interessante se si ragiona in un’ottica di lungo periodo o, per chi vuol speculare sui mercati, in modalità “intra-day” grazie al supporto tecnologico, che ha letteralmente modificato la quotidianità dei cittadini italiani ad ogni latitudine.
L’acquisto di ogni singolo titolo, tuttavia, va contestualizzato e approfondito in ogni singolo dettaglio, avvalendosi del supporto di esperti del settore. Non tutte le fasi di ribasso sono identiche. E ogni singolo titolo fa storia a sé. Se non si dispone di tutte le corrette informazioni, è opportuno non effettuare scelte poco consapevoli. Piuttosto, meglio sfruttare uno strumento finanziario come il piano di accumulo, che consente un ingresso progressivo nei mercati maggiormente contraddistinti dalla volatilità.